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Quali esami fare prima di iniziare ad allenarsi

Prima di iniziare un’attività fisica impegnativa, è opportuno assicurarsi che il proprio

fisico sia sano e possa affrontare senza problemi lo sforzo fisico che gli verrà richiesto.

Questo è ancora più importante se ci si inizia ad allenare con assiduità per sport che

richiedono un impegno fisico massiccio, come può essere la preparazione di corse di

lunga distanza – maratone o mezze maratone -, il body building e tutti gli sport nella loro

forma agonistica.

Generalmente la visita medico sportiva prevede l’esecuzione di un elettrocardiogramma

con prova da sforzo, per verificare la tolleranza del cuore quando la frequenza cardiaca

aumenta. Nel caso vi siano dubbi da parte del medico sportivo, potranno essere indicati

esami di secondi livello come un ecocardiogramma ed un rx del torace.

Prima di iniziare un ciclo di allenamenti però, può essere utile anche effettuare

delle analisi del sangue per verificare la normalità dei più comuni parametri bioumorali.

Ma quali sono gli esami che uno sportivo dovrebbe testare in un check-up di base?

Analisi del sangue: un check-up prima dell’attività sportiva

Emocromo: è l’esame più importante che viene sempre incluso nelle analisi di routine o

nei periodici check-up che i medici di famiglia o del lavoro prescrivono. L’emocromo

analizza le tre componenti principali del sangue:

Globuli rossi ed emoglobina: i globuli rossi, chiamati anche eritrociti o emazie,

sono i principali responsabili del trasporto dell’ossigeno nel nostro sangue, che

avviene grazie ad una preziosa molecola, l’emoglobina. La presenza di anemia,

cioè di un numero ridotto di globuli rossi o il riscontro di un calo dell’emoglobina

nel sangue, rende necessario un approfondimento prima di poter iniziare

un’attività sportiva impegnativa in tutta sicurezza

Globuli bianchi: si dividono in linfociti e granulociti, sono responsabili della

protezione del nostro corpo da parte di antigeni esterni. Il riscontro di globuli

bianchi ridotti o, al contrario, di leucocitosi (globuli bianchi elevati) richiede un

approfondimento diagnostico per escludere la presenza di infezioni batteriche o

virali o di altre patologie ematologiche.

Piastrine: sono i piccoli mattoncini che, in presenza di ferito o di rotture dei

tessuti corporei, aiutano il sangue a coagulare creando il cosiddetto tappo

piastrinico. Anche i questo caso, la presenza di piastrinosi o piastrinopenia

richiede approfondimenti con altre analisi del sangue e l’esecuzione di

un’ecografia dell’addome.

Funzione tiroidea: la tiroide è un organo a farfalla posto sul collo, ed è responsabile

della produzione degli ormoni tiroidei, che sono la tiroxina e la triiodotironina,

rispettivamente definiti come T4 e T3. Negli esami del sangue viene dosata la parte

libera circolante di questi ormoni, cioè l’fT4 e l’fT3. La secrezione di ormoni da parte

della tiroide è regolata soprattutto dall’ormone tireotropo, chiamato comunemente

tireotropina o TSH, prodotto dall’ipofisi. La funzione tiroidea andrebbe controllata prima

di intraprendere un’attività fisica impegnativa. Infatti, la presenza di una riduzione dei

livelli di fT3 ed fT4 in circolo (ipotiroidismo), potrebbe far sì che il fisico non possa

rispondere alla richiesta di una maggior produzione di energia né al necessario aumento

della frequenza cardiaca.

Creatinina: la creatinina è l’esame principale usato per valutare la funzione dei nostri

reni. La creatinina è un prodotto di scarto derivato proprio dal tessuto muscolare, e nelle

persone particolarmente muscolose può risultare leggermente più alta della norma.

Anche uno stato di disidratazione o di danno muscolare, come quello che si riscontra

dopo una attività fisica impegnativa, può portare al ricoscontro di creatinina alta. In ogni

caso, il riscontro di creatininemia elevata deve essere sempre approfondito per

escludere patologie renali.

CPK: la creatin fosfokinasi o CPK è uno dei principali enzimi contenuto nelle cellule

muscolari, i miociti. Il riscontro di CPK elevato può essere legato ad un trauma muscolare

ma anche ad una intensa attività fisica, tanto che dopo una maratona possono venir

riscontrati livelli di CPK anche 30 volte superiori alla norma, senza che questo abbia un

significato patologico.

Transaminasi: sono gli enzimi epatici per eccellenza, abbreviati con le

sigle AST ed ALT. Sono gli indicatori dello stato di salute del fegato, poiché sono

contenuti nelle cellue epatiche, gli epatociti, ed in caso di danno epatico vengono liberati

in circolo. Il riscontro di transaminasi elevate può essere secondario ad una

infiammazione del fegato (steatosi, assunzione di alcol, epatite virale, farmaci), ma anche

ad uno sforzo fisico intenso, poiché piccole quantità di questi enzimi sono contenute anche nei muscoli